Economia e potenzialità del riuso
Il tema del riuso urbano è oggi molto utilizzato ed è al centro di riflessioni da parte di operatori, professionisti, imprese, amministrazioni, etc.
L’ argomento sarebbe, anzi è, declinabile soprattutto dal punto di vista urbanistico e politico-sociale; ma a anche a scale ben più ridotte e vicine all’utente finale è possibile descriverne gli effetti.
Ad oggi, crisi o meno, vengono costruite nuove unità immobiliari (soprattutto residenze) che spesso rimangono sfitte o invendute, mentre allo stesso tempo gli immobili esistenti vengono progressivamente abbandonati.
E’ infatti più semplice coniugare le necessità della vita moderna (automobili, tecnologia, impiantistica) in nuovi quartieri residenziali piuttosto che nel centro di una città che deve tutelare l’aspetto più spiccatamente storico del proprio tessuto.
Tale fenomeno è facilmente osservabile: in Lombardia vengono eretti condomini o sistemi di villette a schiera in falso stile “cascinale padano” mentre le vere cascine che hanno 100 o 200 anni sono lasciate ad un ineluttabile destino.
Queste considerazioni sono di ampio dibattito: il consumo di suolo come detto.
Ma in una sfumatura coinvolge anche il nostro specialistico operare di architetti: lo sa bene anche il legislatore che da anni a questa parte supporta il recupero edilizio (ristrutturazione) con sgravi fiscali atti anche a rilanciare l’economia generale.
Diciamo sempre ai nostri clienti (è il nostro core business) che la “ristrutturazione” o meglio l’acquisto di una unità immobiliare da ristrutturare (cui sommare il costo dei lavori) è, nella maggioranza dei casi, economicamente più conveniente che l’acquisto di una nuova abitazione o di un appartamento già rinnovato.
Primariamente perché il costruttore che effettua la nuova costruzione o la ristrutturazione dovrà garantirsi un rientro per il suo operato.
Inoltre le valutazioni planimetriche o di finitura saranno dettate dal gusto di qualcun altro o da fattori meramente di guadagno: all’utente finale spesso viene offerta la scelta di un ristretto capitolato.
Dunque acquistare una casa per cui sono necessari lavori è solo più conveniente sul prezzo d’acquisto, ma permette anche economia rispetto ai lavori stessi o che a parità di prezzo la qualità di materiali e di scelte architettoniche sia più elevata.
Soltanto in questo modo è possibile configurare l’abitazione (ma anche altre categorie) esattamente sui gusti, le necessità ed i programmi del proprietario e che lo rappresenti in toto.
Certamente a patto che il committente si impegni e sia interessato in maniera costante nella pre-visione della propria casa, guidato e consigliato da un valido professionista.
Così, ad esempio, è possibile configurare integrazione totale tra arredo e muratura: non un progetto dove adattare gli arredi, ma uno spazio dove il disegno degli stessi condiziona e conclude felicemente la progettazione delle parti edili.
Come l’esperienza ci ha insegnato è infatti assai spesso il committente stesso la discriminante per la riuscita di un progetto.
Share your thoughts
No Comments